Studio Naturopatia e Ipnoterapia
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Sto leggendo il libro di James Borg: ” Il linguaggio del corpo” e lui spiega perfettamente che cosa accade a livello biochimico se pensiamo in modo positivo e negativo. Leggi qui:

 

  • I pensieri, che originano nell’area corticale del cervello, attivano le cellule nervose lungo il tracciato neurale che raggiunge il sistema limbico (la parte centrale del cervello), sede delle emozioni.
  • Queste cellule inviano un messaggio al surrente (ghiandola endocrina situata sopra i reni), il quale stimola l’azione di altri organi che immettono nel circolo ematico diverse sostanze.
  • Queste sostanze raggiungono l’ipofisi, situata nel cervello appena sotto l’ipotalamo, la quale stimola a sua volta la produzione di ormoni dello stress da parte del surrene (adrenalina, noradrenalina e alcuni corticosteroidi).

L’attività biochimica e le sostanze immesse in circolo producono un’accelerazione delle funzioni vitali, sopratutto negli episodi di paura e di rabbia.

Alla luce di questi meccanismi è facile comprendere come, nelle situazioni che procurano ansia e stress, il corpo lasci trapellare parte delle sue reazioni.

Consideriamo ora in quale modo si generano i segnali esterni che tradiscono il nostro disagio:

  • Lo stomaco non tollera bene gli ormoni dello stress. Come reazione produce acido cloridrico, lo stesso acido che permette la digestione del cibo; tuttavia, in mancanza di cibo da digerire, l’acido provoca il tipico bruciore gastrico.
  • I muscoli si contraggono. Nelle situazioni di stress intensio possiamo perdere la coordinazione muscolare es essere colti da tremore.
  • La possibile contrazione dei polmoni può indurre irregolarità nella respirazione.
  • Per mantenere stabile la temperatura corporea e contrastare l’effetto termico prodotto dall’aumento della pressione sanguigna, le ghiandole sudoripare si attivano: ecco che ci sudano le mani, la fronte e le ascelle.
  • Diminuisce la produzione salivare, per cui la gola e la bocca sono secche.
  • Lo stress accresce l’afflusso di sangue a livello cutaneo, producendo rossore e vampate di calore (più evidenti quando proviamo imbarazzo).

Gli ormoni dello stress ostacolano la normale funzione cerebrale. Ciò aiuta a spiegare perché , quando siamo con gli altri, talvolta ci sentiamo agitati e ansiosi, non controlliamo il linguaggio corporeo e le irregolarità vocali che solitamente ci sforziamo di evitare, abbiamo vuoti di memoria e non riusciamo a ragionare lucidamente.

  • Gli ormoni dello stress ostacolano o inibiscono la normale trasmissione neuronale, ossia il transito delle informazioni a livello cerebrale.
  • Da ciò derivano mancanza di lucidità e difficoltà della memoria. Non più in grado di elaborare i messaggi che riceve, il cervello non riesce neppure a recuperare i dati memorizzati.
  • Entro una certa misura il pensiero e la memoria sono processi chimici. Le cellule nervose liberano i neurotrasmettitori, composti che, sotto l’effetto degli ormoni dello stress, interferisconi con la trasmissione delle informazioni a livello cerebrale, condizionando negativamente la lucidità mentale e la memoria.
  • La contrazione polmonare riduce inoltre l’afflusso di oddigeno, fondamentale per le funzioni cerebrali; il cervello che non riceve abbastanza ossigeno perde efficienza.

Quindi i meccanismi fisici (mancanza di ossigeno e azione inibente dei neurotrasmettitori) che condizionano negativamente il nostro comportamento nelle situatzioni ansiogene. Diventiamo incapaci di assumere decisioni, di pensare lucidamentem di concentrarci a fondo e di ricordare.

Fai la prova e nota bene quando non ti senti bene mentalmente, che influsso lo ha sul tuo corpo…